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I Culture Club: il pop “camaleontico” di Boy George

Le origini del gruppo

I Culture Club si sono formati a Londra nel 1981. Il gruppo è composto dal cantante Boy George (vero nome George O’Dowd), Michael Craig (basso e chitarra), Roy Hay (tastiera e chitarra) e Jon Moss (batteria e percussioni). Il nome della band deriva dalle differenti etnie dei 4 componenti, un mix di culture appunto. Appartengono al genere New Romantic, di cui facevano parte tra gli altri i Duran Duran e gli Spandau Ballet. Il loro sound new wave si fondeva con sonorità reggae e salsa. La Virgin Records, una volta ascoltati alcuni loro demo, gli offre un contratto discografico valido per il mercato europeo. Per il resto del mondo, i loro dischi saranno sotto l’etichetta Epic Records.

Kissing To Be Clever, il primo album

Nel 1982 i Culture Club pubblicano alcuni brani e dopo un paio di tentativi andati male, nel settembre di quell’anno esce Do You Really Want To Hurt Me. Questo singolo dalle influenze reggae ottiene un successo strepitoso arrivando al primo posto nel Regno Unito per tre settimane consecutive. L’anno successivo riescono a sfondare anche oltreoceano arrivando fino alla posizione #2 della classifica Billboard Hot 100. Contemporaneamente esce il loro primo album dal titolo Kissing To Be Clever, contenente i singoli Time (Clock Of The Heart) e I’ll Tumble 4 Ya (rispettivamente #2 e #9 negli Stati Uniti). Così i Culture Club diventano il primo gruppo inglese dai tempi dei Beatles ad avere 3 singoli consecutivi nella top 10 americana provenienti da un album d’esordio.

Karma Chameleon, brano iconico degli anni ’80

Il secondo album Colour by Numbers esce nel 1983. Il primo singolo Church Of The Poison Mind raggiunge nuovamente le top 10 inglesi e americane. Ma sarà il secondo estratto Karma Chameleon ad attirare l’attenzione. Lo si può considerare infatti un brano simbolo della cultura pop anni ’80. Il disco raggiunge il primo posto in Gran Bretagna per sei settimane consecutive e con oltre un milione di copie fu il disco più venduto del 1983. Karma Chameleon porta i Culture Club al #1 per la prima volta anche in America, posizione che hanno mantenuto per tre settimane. La canzone è stata un successo a livello mondiale facendo così diventare i Culture Club uno dei gruppi più famosi di quel periodo. Dall’album provengono altri singoli che rimangono classici del loro repertorio. It’s A Miracle (UK #4, USA #13), la ballata struggente Victims (UK #3) e Miss Me Blind (USA #5). Quest’ultimo fu pubblicato solo negli Stati Uniti al posto di Victims, su decisione della Epic Records.

Il declino e lo scioglimento

Nel 1984 esce il terzo album Waking Up With The House On Fire, da cui viene estratto il singolo The War Song (UK #2, USA #17). Il disco ottiene un successo moderato ma non certo paragonabile ai dischi precedenti. Degna di nota la ballad Mistake No. 3 (USA #33). Alla fine del ’84 sono tra i numerosi artisti coinvolti nel progetto benefico Band Aid per incidere il brano Do They Know It’s Christmas, il più venduto di sempre nel Regno Unito. È il 1986 quando i Culture Club incidono From Luxury To Heartache, il quarto album. A parte il singolo di lancio Move Away (UK #7, USA #12), l’album non mostra altre canzoni di impatto. Infatti si rivela ancora più deludente del disco precedente dal punto di vista commerciale. Gli scarsi risultati e i continui dissapori all’interno della band, porteranno allo scioglimento dei Culture Club a fine 1986.

Boy George: forte personalità, carisma ed eccessi

La figura del cantante Boy George ha sicuramente contribuito al successo dei Culture Club. Un’icona rivoluzionaria degli anni ’80. Suscitò da subito un certo clamore sui tabloid inglesi, che inizialmente erano concentrati su quale fosse il suo gender, per via del suo look androgino. Inoltre sempre la stampa ha più volte “indagato” sul suo orientamento sessuale. In una biografia del 1995 ha dichiarato di essere gay. Tra il 1982 e il 1986, durante il periodo di successo dei Culture Club, Boy George ha avuto una relazione con il batterista Jon Moss. La storia d’amore tra i due è rimasta a lungo segreta. Dover mantenere la riservatezza ha messo pressione nella coppia ed è stata fonte di continui litigi. Questa turbolenta relazione ha messo in difficoltà anche la tenuta della band ed è uno dei motivi dello scioglimento. Dopo la fine della storia con Moss, Boy George ha iniziato a far uso di sostanze stupefacenti, tra cui eroina. Ha anche avuto molti problemi con la giustizia a causa di questa sua dipendenza.

La carriera solista di Boy George

All’epoca di questo periodo difficile, Boy George decide comunque di intraprendere la carriera da solista e lo fa nel 1987 con il suo primo album Sold. Il singolo principale è Everything I Own che ottiene un buon riscontro in tutta Europa e Australia ma non in America. Ciò fu dovuto alla scarsa promozione del disco. Infatti a causa dei suoi problemi legati alle droghe, non gli veniva permesso l’accesso negli Stati Uniti da parte delle autorità americane. In ogni caso, nella classifica USA può vantare due singoli nella top 40: Live My Life (#40) nel 1988 e The Crying Game (#15) del 1993. Negli anni ’90 Boy George si concentra principalmente nell’attività di disc jockey.

Riunione del gruppo

Nel 1998 i Culture Club si riuniscono dopo 12 anni dallo scioglimento. Pubblicano un nuovo singolo I Just Wanna Be Loved che arriva fino al quarto posto a fine ’98 nella classifica britannica. Tuttavia, l’album che verrà pubblicato l’anno successivo non ottiene un buon riscontro. Uscirà un altro brano intitolato Your Kisses Are Charity che non va oltre il venticinquesimo posto in Gran Bretagna. Nel 2002, in occasione del 20° anniversario, tengono un concerto al Royal Albert Hall di Londra.

Classifiche e vendite

Tra i singoli di maggior successo dei Culture Club rientra Do You Really Want To Hurt Me, che ha raggiunto la posizione #1 in Gran Bretagna, Australia, Francia, Germania, Irlanda, Svezia e Danimarca. Negli Stati Uniti conquista la posizione #2. Il brano più famoso della loro carriera rimane Karma Chameleon. Arrivò in cima alle classifiche di mezzo mondo. Più precisamente, #1 nel Regno Unito (disco di platino), Australia, Nuova Zelanda, Canada, Irlanda, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti (disco d’oro). Nelle classifiche inglesi contano complessivamente 9 singoli nella top 10. Per quanto riguarda gli album, Kissing To Be Clever è disco di platino in Gran Bretagna e Stati Uniti. Colour by Numbers è l’album più famoso, arrivato al #1 nel Regno Unito (triplo platino), Canada, Australia e Nuova Zelanda. Negli Stati Uniti raggiunge il #2 con ben 4 dischi di platino. Si stima che solo in America i Culture Club abbiano venduto 7 milioni di copie. La carriera solista di Boy George riporta un solo brano #1 in classifica: è Everything I Own arrivato in cima alle classifiche di Regno Unito, Irlanda e Norvegia.

Riconoscimenti

Nel 1983 i Culture Club vincono un Brit Award nella categoria Miglior Artista Esordiente. Nel 1984, all’apice del successo, altri due Brit Awards, uno come Miglior Gruppo e Karma Chameleon come Miglior Singolo Inglese. Sempre nello stesso anno ricevono un Grammy Award nella categoria Miglior Nuovo Artista. Ironia della sorte, prima della vincita di quest’ultimo premio i Culture Club avevano conquistato 5 singoli consecutivi nella top 10 americana. Dopo il Grammy, otterranno soltanto un ulteriore hit tra i primi dieci di Billboard, concludendo così una striscia fortunata di successi.

 

Articolo scritto da Paolo Russo

 

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